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Trapianti parziali di organi in vita: ora è legge

Approvata all'unanimità dal Senato. Solo donazioni, escluso qualsiasi passaggio economico

foto Afp
10:26 - C'è chi lo chiama cambiamento, chi conquista, fatto sta che l'approvazione definitiva anche da parte del Senato del disegno di legge che consente il trapianto parziale tra viventi, a titolo gratuito, di parte del polmone, intestino e pancreas rivoluzionerà in meglio il destino di moltissime persone malate.
Era tanto tempo che associazioni di pazienti e medici la aspettavano e ora, approvata all'unanimità, con 223 sì, la nuova legge consentirà di ridurre le lungaggini burocratiche e gli ostacoli ancora previsti dalla legislazione vigente in materia di trapianti, favorendo l'intervento in particolare in alcune patologie pediatriche.

Si potrà donare gratuitamente

In pratica una persona vivente potrà donare una parte del proprio polmone, pancreas o intestino perché possa essere trapiantata in un'altra persona che ne ha bisogno. Palazzo Madama ha dato il suo "via libera" senza modifiche all'articolato che gli era stato trasmesso dalla Camera dei deputati, che a sua volta l'aveva approvato a maggio scorso.

Cosa dice la legge

Brevissimo il testo della legge: due soli articoli, uno dei quali sull'entrata in vigore della legge (cioè il giorno dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale). La legge prevede la possibilità di donare (quindi dare gratuitamente) una parte dei propri organi (polmone, pancreas e intestino, appunto), in deroga esplicita all'articolo 5 del Codice civile che fino ad oggi faceva divieto di disporre di parti del proprio corpo quando questo comporti una riduzione permanente dell'integrità fisica o quando siano contrari alla legge per altri motivi, all'ordine pubblico o al buon costume.

Si potrà recedere dalla decisione fino all'ultimo

La legge, per regolamentare la donazione, rinvia alla normativa già in vigore per il trapianto di rene e di fegato tra viventi (leggi 458/67 e 483/99; decreto ministeriale 116/2010), in base alla quale, per esempio, le donazioni sono permesse a genitori, figli e fratelli del paziente oppure anche ad altre persone se nessuno di quelli sia idoneo o disponibile.
Inoltre, il donatore deve essere maggiorenne, in possesso della capacità di intendere e volere e deve essere consapevole sia dei limiti della terapia del trapianto sia delle conseguenze che a lui potrebbero derivare dalla sua donazione. Tra le altre disposizioni, inoltre, quella che permette al donatore di recedere dalla sua decisione fino al momento di essere sottoposto all'intervento chirurgico per il prelievo.

Un'importante alternativa ai trapianti tradizionali

Lo sviluppo di nuove tecnologie sta aprendo nuove strade alternative ai tradizionali trapianti che potrebbero dare respiro anche alle lunghe liste d'attesa. Nel caso del rene, la possibilità di trapianto da vivente, come il cosiddetto trapianto samaritano da donatore sconosciuto, è infatti già una realtà, anche se per ora vi si ricorreva solo nell'11% dei casi per mancanza di donazioni parziali.
La nuova legge consentirà anche di modificare pian piano e migliorare la mentalità nei confronti dei trapianti che comunque lentamente sta variando anche nel nostro paese.

Trapianti in crescita anche in Italia

I dati del Centro Nazionale Trapianti dicono infatti che il numero dei trapianti è aumentato: si attesta, nei primi quattro mesi del 2012, a 3091, inclusi i trapianti combinati.
Nello specifico è positivo anche il numero dei trapianti di rene (1688 contro 1542) e di fegato (1071 contro 1019), mentre il numero di trapianti di cuore ha subito un leggero calo (233 contro 278).
Secondo i dati del Consiglio d'Europa del 2010, infatti, l'Italia con i suoi 21.7 donatori per milione di abitanti, si colloca al terzo posto tra i grandi paesi europei dopo la Spagna (29.2) e la Francia (22.8).
Il testo approvato oggi inoltre, colma finalmente il divario esistente tra legge e progresso scientifico e pone il nostro Paese all'avanguardia nel panorama europeo e internazionale.