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Una singola iniezione per perdere il piacere della sigaretta per tutta la vita.
I ricercatori del
Weill Cornell Medical College di New York hanno sviluppato un vaccino per
curare la dipendenza dalla nicotina. Lo studio, pubblicato sulla rivista "Science Translational Medicine", mostra che il prodotto è stato testato con successo nei topi. Entro un paio d'anni, la sperimentazione potrebbe giungere all'uomo.
Per tutta la vita
Una sola dose di questo vaccino protegge i topi, per tutta la durata della loro vita, dalla dipendenza da nicotina. L'obiettivo è utilizzare il fegato dell'animale nella costante produzione di anticorpi in grado di neutralizzare la nicotina nel momento in cui entra in circolo nel sangue, per prevenire che la sostanza chimica giunga al cervello e al cuore.
Quando ai topi vaccinati è stata somministrata nicotina, gli anticorpi hanno tagliato l'ammontare di sostanza che arriva al cervello dell'85 per cento senza alcun effetto su comportamento, pressione sanguigna o ritmo cardiaco. Il dottor Ronald Crystal, a capo del team di ricerca, ha detto: "Il miglior modo di trattare la dipendenza cronica da nicotina è avere una pattuglia di questi anticorpi simili a Pacman, in grado di ripulire il sangue prima che la nicotina possa avere alcun effetto biologico" . "Il nostro vaccino permette al corpo di creare i propri anticorpi monoclonali contro la nicotina e, in questo modo, di sviluppare un'immunità funzionale".
Un aiuto per smettere
La teoria è che se i fumatori non ricavano gratificazione dalle sigarette, smetteranno di fumare più facilmente. Se arrivasse sul mercato, questo prodotto potrebbe costituire un'arma vincente nella lotta al tabagismo, considerando che la maggior parte dei fumatori che provano a perdere il vizio ricominciano entro i sei mesi. Di conseguenza, potrebbe dare un taglio consistente alle malattie correlate al fumo.
Prevenire è meglio che curare?
Questo vaccino potrebbe eventualmente essere usato per vaccinare i bambini di modo che non sviluppino mai una dipendenza da nicotina. Questo possibile utilizzo pone degli interrogativi di natura etica relativi alla libera scelta dell'individuo. Inoltre, i motivi che spingono ad accendere la prima sigaretta sono altri. Secondo l'indagine effettuata da Doxa per l'Istituto superiore della sanità nel 2012 solo il 15,6 per cento dei ragazzi comincia a fumare per il piacere derivato dalla sigaretta, mentre più di sei adolescenti su dieci cominciano perché condizionati da amici e compagni di classe.