Chi vive con tabagisti o passa del tempo nelle aree riservate ai fumatori dimentica il 20% in più

foto Afp
Lo studio è stato condotto dai ricercatori della Northumbria University e pubblicato su Addiction. Si tratta della prima ricerca che esplora il rapporto tra il fumo “di seconda mano” e i problemi di memoria.
Lo studio
I ricercatori hanno comparato un gruppo di fumatori abituali con due gruppi di non fumatori, uno con persone esposte regolarmente al fumo altrui e un altro no. É stato rilevato che i non fumatori esposti al fumo passivo dimenticano circa il 20 per cento in più rispetto ai non fumatori non esposti.Chi è esposto al fumo passivo spesso vive con fumatori o passa del tempo con loro in aree riservate a chi fuma. Hanno riportato di essere stati esposti al fumo passivo per circa 25 ore a settimana per una media di quattro anni e mezzo.
I volontari dei tre gruppi dovevano ricordare di portare a termine un'attività dopo qualche tempo.
Comunque, entrambi i gruppi di non fumatori hanno avuto delle performance migliori rispetto ai fumatori abituali che dimenticano il 30 per cento in più rispetto a chi non è esposto al fumo passivo.
Il ricercatore Tom Heffernan ha detto: "Le nostre scoperte suggeriscono che i deficit associati al fumo passivo si estendono alle funzioni cognitive quotidiane. Speriamo che il nostro lavoro stimoli ulteriori ricerche mirate a una comprensione più ampia dei collegamenti tra fumo passivo e problemi di memoria".
Articolo pubblicato da: http://www.tgcom24.mediaset.it/salute/articoli/1060180/il-fumo-passivo-nuoce-alla-memoria.shtml