Lei è grave, il ragazzo giudicato guaribile in 60 giorni. Non voleva accettare la fine della relazione

foto Facebook
Sembra che lui non volesse saperne di chiudere la relazione, che era durata qualche mese e che aveva avuto fine in ottobre. Da allora, non si era mai rassegnato e aveva continuato a cercarla, a telefonarle, a tormentarla per costringerla a ritornare insieme a lui. Inutilmente. Così, sabato notte è arrivato alla tragica decisione. Saimo Lucchetti, questo il nome del giovane, muratore, ha aspettato il ritorno della ragazza, Andrea Toccaceli, arrivata a casa intorno alle 5 dopo una serata in discoteca con le amiche, e poi avrebbe messo in atto la sua "vendetta".
E' rimasto fermo di fronte alla casa della stessa studentessa, a Cagli. Quando lei è arrivata ed è scesa dall'auto delle amiche, l'ex fidanzato è entrato con lei nell'androne del palazzo, ha cominciato a discutere con la giovane, l'ha picchiata prendendola a calci e pugni, finché lei ha perso i sensi. A questo punto, l'ha caricata in auto credendola morta e l'ha portata fino al viadotto da dove i due sono precipitati, con l'intenzione di disfarsi del cadavere. Lungo la strada, il 23enne si è fermato su una piazzola di sosta, ha chiuso l'auto con il telecomando e raggiunto il viadotto con il corpo della ragazza. Poi, arrivato sul viadotto, l'avrebbe buttata giù per poi tentare di suicidarsi.
A dare l'allarme è stata questa mattina intorno alle 7,30 la madre della diciottenne, che non vendendola rientrare ha cominciato e cercarla trovando delle tracce di sangue nell'androne. La donna ha avvisato subito i carabinieri, che hanno avviato le indagini. I due sono poi stati avvistati da una persona che faceva jogging su un sentiero sotto il viadotto.
La giovane è ora ricoverata in prognosi riservata dopo essere stata sottoposta a un intervento chirurgico. L'ex fidanzato ha invece riportato traumi e ferite guaribili in 60 giorni.
E' rimasto fermo di fronte alla casa della stessa studentessa, a Cagli. Quando lei è arrivata ed è scesa dall'auto delle amiche, l'ex fidanzato è entrato con lei nell'androne del palazzo, ha cominciato a discutere con la giovane, l'ha picchiata prendendola a calci e pugni, finché lei ha perso i sensi. A questo punto, l'ha caricata in auto credendola morta e l'ha portata fino al viadotto da dove i due sono precipitati, con l'intenzione di disfarsi del cadavere. Lungo la strada, il 23enne si è fermato su una piazzola di sosta, ha chiuso l'auto con il telecomando e raggiunto il viadotto con il corpo della ragazza. Poi, arrivato sul viadotto, l'avrebbe buttata giù per poi tentare di suicidarsi.
A dare l'allarme è stata questa mattina intorno alle 7,30 la madre della diciottenne, che non vendendola rientrare ha cominciato e cercarla trovando delle tracce di sangue nell'androne. La donna ha avvisato subito i carabinieri, che hanno avviato le indagini. I due sono poi stati avvistati da una persona che faceva jogging su un sentiero sotto il viadotto.
La giovane è ora ricoverata in prognosi riservata dopo essere stata sottoposta a un intervento chirurgico. L'ex fidanzato ha invece riportato traumi e ferite guaribili in 60 giorni.