COMO - L'economo della diocesi di Como, don Marco Mangiacasale, 48 anni, è stato arrestato per violenza sessuale continuata nei confronti di una minorenne. L'ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita oggi mentre il sacerdote si trovava nel Lecchese. La notizia è stata resa nota, attraverso un comunicato, dal procuratore della Repubblica di Como, Giacomo Bodero Maccabeo. I fatti contestati si riferiscono al periodo compreso tra il 2008 e quest'anno. Don Marco è economo della diocesi dal 2009, mentre dal 2003 era stato parroco di San Giuliano a Como.
Le confidenze al nuovo parroco. Sono state le confidenze al nuovo parroco della ragazzina, una frequentatrice delle attività della parrocchia, a dare il via all'indagine che ha portato all'arresto del sacerdote. Secondo quanto ha riferito il procuratore della Repubblica di Como, il parroco di San Giuliano, successore proprio di don Marco, ne ha poi parlato ai genitori della ragazza che, il 28 febbraio scorso, hanno presentato denuncia alla magistratura.Perquisizioni e sequestri. Nell'ambito dell'inchiesta sono state eseguite attività di perquisizione e sequestro, ha precisato ancora il procuratore, con acquisizione di documentazione anche informatica. La Procura ha inoltre reso noto di avere tempestivamente informato dell'arresto l'Ordinario Diocesano.L’intervento del vescovo. Intanto il vescovo di Como, monsignor Diego Coletti, ha sollevato don Marco da ogni incarico diocesano. Lo si legge in una nota ufficiale della Curia comasca che esprime «costernazione per la vicenda che vede coinvolto il sacerdote don Marco Mangiacasale». Nella nota il vescovo informa anche che, sulla base della prassi canonica e dei recenti interventi della Santa Sede in materia, «verrà avviato il procedimento giudiziario ecclesiastico nei confronti del sacerdote». Monsignor Coletti esprime infine il desiderio «di seguire con paterna sollecitudine tutti i fattori rilevanti della complessa vicenda, nel rispetto dovuto al lavoro svolto dalla Magistratura inquirente e giudicante, e con la doverosa attenzione per tutte le persone implicate nei fatti incriminati, a cominciare da coloro che hanno promosso la causa sporgendo accusa».