Allarme dei medici del lavoro: dopo i cottimisti c'è un allargamento dell'utilizzo a tutte le categorie, anche tra gli artigiani

foto Ansa
Si dopano per combattere lo stress nelle ore di lavoro e per aumentare le performance. Sono i nuovi schiavi della sniffata-professionale. Negli ultimi anni, secondo quanto riporta Repubblica, sono cresciuti in maniera esponenziale, ma le dimensioni del fenomeno sono sempre più difficili da quantificare.
La cocaina, stando alle stime, è ormai un fenomeno trasversale, che coinvolge molte categorie professionali. Si va dai muratori del triangolo dell'edilizia lombardo, che negli ultimi dieci anni ha fatto registrare una crescita nei consumi del 50%, ai chirurghi che l'assumono per prepararsi a un intervento, fino agli idraulici, che si affidano alla polvere bianca per reggere i ritmi di lavoro.
Ma non è tutto qui. Stando a Vittorio Tanzi, responsabile qualità del Crest (Cetro per i disturbi della personalità e tossicomania), la cocaina tocca molti ambienti lavorativi: imprenditori, manager, magistrati, piloti, operai, avvocati, artigiani, autisti, poliziotti, elettricisti, imbianchini. "Più è stressante il tipo di mestiere, più è frequente il ricorso alla cocaina - spiega l'esperto -. Oltre a essere un eccitante è anche un contenitore dello stress e un abbattitore della fatica".
Alla polvere bianca, stando ai medici del lavoro, si rivolgono soprattutto uomini di età compresa tra i 35 e i 50 anni. Per abbattere i costi della spesa, molti optano per la cocaina da fumare, meno cara, o per il crac. Sempre in ambienti lavorativi sono sempre più diffuse anche le anfetamine, che tengono svegli e fanno passare la fame. Ma quanto costa il doping della polvere bianca? Settanta-cento euro al grammo. Ma oggi quello che va per la maggiore sono le mini-dosi, da mezzo grammo. I pusher le offrono a un prezzo che va dai 15 ai 30 euro, a seconda della piazza. La coca promette molto a tutti i livelli, dicono gli esperti, ma poi presenta sempre il conto. E non è solo quello economico.
La cocaina, stando alle stime, è ormai un fenomeno trasversale, che coinvolge molte categorie professionali. Si va dai muratori del triangolo dell'edilizia lombardo, che negli ultimi dieci anni ha fatto registrare una crescita nei consumi del 50%, ai chirurghi che l'assumono per prepararsi a un intervento, fino agli idraulici, che si affidano alla polvere bianca per reggere i ritmi di lavoro.
Ma non è tutto qui. Stando a Vittorio Tanzi, responsabile qualità del Crest (Cetro per i disturbi della personalità e tossicomania), la cocaina tocca molti ambienti lavorativi: imprenditori, manager, magistrati, piloti, operai, avvocati, artigiani, autisti, poliziotti, elettricisti, imbianchini. "Più è stressante il tipo di mestiere, più è frequente il ricorso alla cocaina - spiega l'esperto -. Oltre a essere un eccitante è anche un contenitore dello stress e un abbattitore della fatica".
Alla polvere bianca, stando ai medici del lavoro, si rivolgono soprattutto uomini di età compresa tra i 35 e i 50 anni. Per abbattere i costi della spesa, molti optano per la cocaina da fumare, meno cara, o per il crac. Sempre in ambienti lavorativi sono sempre più diffuse anche le anfetamine, che tengono svegli e fanno passare la fame. Ma quanto costa il doping della polvere bianca? Settanta-cento euro al grammo. Ma oggi quello che va per la maggiore sono le mini-dosi, da mezzo grammo. I pusher le offrono a un prezzo che va dai 15 ai 30 euro, a seconda della piazza. La coca promette molto a tutti i livelli, dicono gli esperti, ma poi presenta sempre il conto. E non è solo quello economico.